giovedì 29 novembre 2012

Benni

Stefano Benni - Di tutte le ricchezze
Professore settantenne, esegeta del misterioso poeta Catena, esce dal guscio della sua solitudine della profonda campagna (toscana?) grazie alla giovane Michelle, ballerina-scrittrice-attrice. Confessioni inconfessabili ma alla fine confessate, sullo sfondo di un autunno bucolico pieno di luce e di colore.
La scrittura di Benni é sempre gradevole; si riflette sulle poesie del Catena/Benni che aprono ogni capitolo e si sorride dei dialoghi del professore con cane, tasso, gufo e gli altri animali del bosco.
Una favola sull'amore che non conosce l'anagrafe. (recensione di Federica)

mercoledì 21 novembre 2012

Mazzantini-Castellitto


L'uscita del nuovo film di Sergio Castellitto potrebbe essere l'occasione per (ri)leggere il grande romanzo da cui è tratto. Ne abbiamo parlato tempo fa:
http://alidicartagenova.blogspot.it/2012/05/mazzantini.html

Avallone

Silvia Avallone - Acciaio
Anna e Francesca sono due quattordicenni di Piombino, città che ruota intorno alle acciaierie. Le due ragazze vivono i primi turbamenti del crescere e, al contempo sentono forte la presenza della fabbrica e delle condizioni di vita che essa sottintende. Tutto il romanzo rinvia a quel fuoco che tempra il minerale destinato a divenire acciaio. Ma le vite delle persone sono molto più fragili. Si corrodono e si possono anche liquefare di fronte a quel calore. Ciò che riesce a resistere è l'amicizia tra Anna e Francesca che conserva una sua intima purezza che va al di là delle contingenze. Premio Campiello Opera Prima 2010
Da questo romanzo il film ora al cinema


A proposito di artigianato

A proposito di comprare il 'fatto a mano', perché non cominciare proprio dagli addobbi natalizi?
Delle manine d'oro mi hanno fatto questi simpatici alberelli

Non sono adorabili?
E che ne pensate di queste palline patchwork?


Adoro il patchwork! E' così... romanticamente country, così...Holly Hobbie.. e poi è 'povero/ricco' come siamo noi di questi tempi!

venerdì 9 novembre 2012

Comprare artigianato

Un amico di fb ha pubblicato questa foto con un commento tratto dallaVoce di Manduria: ecco il testo:
"Proponiamoci di comprare i regali di Natale da piccoli imprenditori, piccoli artigiani, piccole librerie indipendenti, oppure dall’amica che realizza gioielli con materiali riciclati, dall’amico che ha un agriturismo che produce marmellate e conserve… Facciamo in modo che i nostri soldi arrivino a gente comune, che lavora seriamente e che ha bisogno di essere sostenuta e non alle multinazionali, così facendo saremo NOI a dare una mano alla nostra ripresa e molte più persone potranno vivere un Natale Sereno."
http://www.lavocedimanduria.it/wp/la-voce-a-giovanna-solazzo-2.html
Ebbene, raramente mi sono trovata così in sintonia con qualcosa scritto da altri! Basta con la grande distribuzione, i centri commerciali, i prodotti importati, i giocattoli cinesi, rivalutiamo l'artigianato, il negozietto, premiamo la gente che lavora e si mette in gioco, che ha voglia di fare e costruire! Io ci credo, ci credo tantissimo e non solo perché sono parte in causa, ma perché... perché ci credo proprio, credo che sia importante per la nostra economia ripartire dal piccolo che si rimbocca le maniche e poi perché preferisco il venditore con cui ho un rapporto umano, perché il mio ferramenta non mi ha mai delusa mentre il commesso di castorama sì, perché al supermercato non ho risposte, perché il vecchio libraio mi sa consigliare, perché i 10 centesimi risparmiati all'ipercoop non mi hanno mai dato la soddisfazione di un acquisto migliore in qualità e cortesia... e poi in realtà spesso all'ipercoop spendo di più e non solo perché compro anche ciò che non mi serve, ma perché molte cose costano di più! Senza contare la benzina e il tempo perso! A proposito, ecco un altro argomento: il tempo! Riscopriamo altri modi di trascorrere la domenica: passeggiate in campagna o per i vicoli se amiamo la città, basta con questi pomeriggi dentro ad assordanti e soffocanti centri commerciali, dove ci si muove e comporta come pecore!






mercoledì 17 ottobre 2012

Halloween


Non so voi, ma io adoro Halloween! Sì, sì è vero, non rientra nelle nostre tradizioni, è una festa 'importata', sì, sì, una festa commerciale, sì, sì, per molti anche incompatibile con la fede cristiana... però... a parte che un'occasione di festa in una stagione così noiosa è da cogliere al volo, poi non mi sembra così lontana dalla nostra cultura... antichi riti e simbologie pagane o nordiche spesso si sono mescolate alle feste cristiane, le abbiamo assorbite e ora fanno parte della nostra cultura: questo vale per le uova di Pasqua e per Babbo Natale, perché non può valere anche per la zucca di Halloween? Le feste primaverili pagane dovevano propiziare una buona stagione agricola e uova e conigli simboleggiavano la fecondità. Ebbene in autunno troviamo la zucca perchè è il frutto dell'estate che resiste all'inverno, perché non è deperibile come gli alti frutti dell'estate. E' anche vero che dietro alla zucca col lumino dentro, c'è la leggenda di Jack, uno spirito dannato... effettivamente tutto il simbolismo di Halloween si rifà a temi come la morte, il male e l'occulto! Allora perchè tutto questo successo? Forse perché abbiamo ancora bisogno di esorcizzare il male e lo facciamo ironizzando su tutto quanto è horror!
Ma, a parte questo accenno, non è questa la sede in cui affrontare un argomento così ampio. La rete è piena di spunti per chi intendesse approfondire origini e simbologie di questa festa e opinioni in merito. Segnalo naturalmente la voce su Wikipedia, che affronta tra l'altro piuttosto approfonditamente l'atteggiamento del cristianesimo.
A parte questo accenno, in cui effettivamente mi sono un po' dilungata, io in realtà volevo solo mostrarvi la mia vetrina.
Letteratura in tema: la saga di Twilight, La cavalcata dei morti (ne abbiamo già parlato quest'estate, vedi post su Vargas) e Il mercante di libri maledetti (tra l'altro premio bancarella 2012)

 ogettistica

 accessori

 mantelli
 maschere e cappelli
 la mia streghetta



e infine un carillon!

mercoledì 12 settembre 2012

inizio scuola

Riapertura e orario invernale

Ali di carta ha riaperto il 27 agosto e da sabato 15 settembre riprenderà l'orario invernale:
sab 9-12,30 e 16-19
lun/ven 7,40-12,40 e 16-19
chiuso giov pom e domenica

Vi aspetto per la scolastica e non solo!

venerdì 27 luglio 2012

chiuso per ferie

Chiuso per ferie
dal 30 luglio al 24 agosto
Si riapre lunedì 27 agosto

Libri d'estate

Ali di carta chiude per ferie, ma poteva lasciarvi senza un suggerimento per un romanzo da leggere sotto l'ombrellone?
Io, per 'estensione' e più facile identificazione, d'estate preferisco leggere racconti che si svolgano d'estate, racconti in cui il caldo raccontato nelle pagine lo si possa effettivamente sentire sulla pelle. Odio per esempio i film di Natale dati a ferragosto!
Ad ogni modo un buon libro da leggere in estate è l'ormai classico di Camilleri 'La vampa d'agosto', già rivisto nella trasposizione televisiva.
E poi due gialli un po' più nordici, uno della scrittice danese (già perché magari non ci si pensa, ma anche in Danimarca d'estate fa caldo e in questo romanzo il caldo trasuda veramente da ogni pagina) Elsebeth Egholm: 'Il danno'; e uno della scrittrice francese Fred Vargas: 'La cavalcata dei morti'. Anche queste non sono novità, ma per chi ama il genere poliziesco e non li avesse ancora letti, sono 'caldamente' consigliati.

Andrea Camilleri - La vampa d'agosto

Caldo torrido, estenuante, sole implacabile: è questa la vampa del mese più infuocato della torrida estate siciliana, ma è anche l'ardore e la passione che infiammano Montalbano. Siamo in agosto, Mimì Augello ha dovuto anticipare le ferie e Montalbano è costretto a rimanere a Vigàta. Livia vorrebbe raggiungerlo, ma per non restare sola, con Montalbano sempre al lavoro, pensa di portare con sé un'amica (con marito e bambino) e chiede a Salvo di affittare una casa sul mare per loro. La vacanza scorre nella villetta sul mare, silenziosa, verde. Ma un giorno il bambino sparisce. Montalbano accorre e scopre in giardino un cunicolo che rivelerà clamorose sorprese tra cui un baule con il cadavere di una ragazza scomparsa sei anni prima.

Fred Vargas - La cavalcata dei morti
Qualcuno ha bruciato vivo nella sua Mercedes un vecchio magnate della finanza e dell'industria. Forse è stato un ragazzo di banlieu, ma Adamsberg non ci crede. Ha bisogno di prendere tempo. Ed ecco gli arriva, dai boschi della Normandia, un omicidio che sembra scaturire dal medioevo. C'è un cadavere, sul sentiero dove da mille anni i prescelti vedono passare la Schiera furiosa. Ovvero la cavalcata dei morti, che trascinano con sé anche i vivi condannati a morire per i loro peccati. La giovane, luminosa Lina ha visto la Schiera. È solo una visionaria, o le foreste normanne celano segreti più spaventosi di una antica, cupa credenza?
“Durante le mie ricerche sul Medioevo”, - spiega Fred Vargas – “mi sono imbattuta nella leggenda della ‘Schiera furiosa’, un gruppo di cavalieri spettrali che di tanto in tanto tornava in terra per punire con la morte i responsabili di delitti mai scoperti e quindi impuniti. Questi mostri che combattono a modo loro l'ingiustizia mi sono sembrati subito un ottimo punto di partenza per un romanzo noir”.
Ecco spiegato il motivo per cui il commissario Adamsberg, il personaggio forse più noto della giallista francese, sia costretto ancora una volta a lasciare la sua Parigi per un’ambientazione leggermente più gotica, la Normandia. Non che ne avesse tanta voglia, ne siamo certi. Il commissario sognatore è, insieme a Maigret, a Montalbano e a pochi altri, uno di quei commissari che si ritrovano in mezzo alle azioni senza avere nessun ruolo veramente propulsivo nella vicenda. Lui preferisce passeggiare e meditare, in attesa dell’intuizione che lo condurrà alla verità. Una fiducia ben riposta, non c’è che dire, dal momento che proprio le numerose inchieste di Adamsberg hanno portato alla ribalta internazionale i romanzi di Fred Vargas. (da recensione IBS)

Elsebeth Egholm - Il danno

Arhus, Danimarca. Meno di trecentomila abitanti e tutti i problemi delle metropoli occidentali. Come quando, una sera, alla discoteca Showboat la tensione è altissima perché a un gruppo di immigrati è stato negato l'ingresso. Diete fiuta lo scoop e accorre, ma al porto non la aspetta solo il caos del locale. Dietro un container c'è il cadavere di una ragazza, coi segni di un taglio cesareo. Chi è? Chi l'ha lasciata morire dissanguata? Diete indaga e insieme all'amico poliziotto John Wagner, tra hackeraggi, incidenti d'auto, effrazioni, combattimenti clandestini e telefonate anonime, scopre un traffico di bambini, prostitute e ragazzi senza futuro. E in un finale claustrofobico, scoprirà anche che il colpevole di tanto danno può essere la persona più insospettabile.

giovedì 5 luglio 2012

Tutti al mare 2

Dicevo che stavo lavorando a qualcosina con sassi e conchiglie...
Beh innanzitutto ho messo in vetrina queste due cornici che avevo già fatto

E poi ecco le novità: ciondoli wire con sassi o conchiglie



Anche il portachiavi proposto la volta scorsa era in tecnica wire, che poi non significa altro che 'filo' e si intende filo metallico; di solito è un filo di alluminio che viene ripiegato, spiralato a mano intorno al soggetto scelto:


La tecnica wire rende molto anche con perle di vetro
ottima per anelli