Io, per 'estensione' e più facile identificazione, d'estate preferisco leggere racconti che si svolgano d'estate, racconti in cui il caldo raccontato nelle pagine lo si possa effettivamente sentire sulla pelle. Odio per esempio i film di Natale dati a ferragosto!
Ad ogni modo un buon libro da leggere in estate è l'ormai classico di Camilleri 'La vampa d'agosto', già rivisto nella trasposizione televisiva.
E poi due gialli un po' più nordici, uno della scrittice danese (già perché magari non ci si pensa, ma anche in Danimarca d'estate fa caldo e in questo romanzo il caldo trasuda veramente da ogni pagina) Elsebeth Egholm: 'Il danno'; e uno della scrittrice francese Fred Vargas: 'La cavalcata dei morti'. Anche queste non sono novità, ma per chi ama il genere poliziesco e non li avesse ancora letti, sono 'caldamente' consigliati.
Andrea Camilleri - La vampa d'agosto
Fred Vargas - La cavalcata dei morti
Qualcuno ha bruciato vivo nella sua Mercedes un vecchio magnate della finanza e dell'industria. Forse è stato un ragazzo di banlieu, ma Adamsberg non ci crede. Ha bisogno di prendere tempo. Ed ecco gli arriva, dai boschi della Normandia, un omicidio che sembra scaturire dal medioevo. C'è un cadavere, sul sentiero dove da mille anni i prescelti vedono passare la Schiera furiosa. Ovvero la cavalcata dei morti, che trascinano con sé anche i vivi condannati a morire per i loro peccati. La giovane, luminosa Lina ha visto la Schiera. È solo una visionaria, o le foreste normanne celano segreti più spaventosi di una antica, cupa credenza? “Durante le mie ricerche sul Medioevo”, - spiega Fred Vargas – “mi sono imbattuta nella leggenda della ‘Schiera furiosa’, un gruppo di cavalieri spettrali che di tanto in tanto tornava in terra per punire con la morte i responsabili di delitti mai scoperti e quindi impuniti. Questi mostri che combattono a modo loro l'ingiustizia mi sono sembrati subito un ottimo punto di partenza per un romanzo noir”.
Ecco spiegato il motivo per cui il commissario Adamsberg, il personaggio forse più noto della giallista francese, sia costretto ancora una volta a lasciare la sua Parigi per un’ambientazione leggermente più gotica, la Normandia. Non che ne avesse tanta voglia, ne siamo certi. Il commissario sognatore è, insieme a Maigret, a Montalbano e a pochi altri, uno di quei commissari che si ritrovano in mezzo alle azioni senza avere nessun ruolo veramente propulsivo nella vicenda. Lui preferisce passeggiare e meditare, in attesa dell’intuizione che lo condurrà alla verità. Una fiducia ben riposta, non c’è che dire, dal momento che proprio le numerose inchieste di Adamsberg hanno portato alla ribalta internazionale i romanzi di Fred Vargas. (da recensione IBS)
Elsebeth Egholm - Il danno
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