Ma ora sono tornata pronta a riprendere con l'entusiasmo di sempre.
E siccome Ali di carta voleva essere soprattutto una libreria, inauguriamo questo ritorno con qualche massima tratta dal web sul valore delle librerie e il fascino che esercitano su alcuni di noi.
"Come il bulimico evita di passare davanti alle pasticcerie, mi distolgo dalla vetrina delle librerie per evitare di farmi prendere dalla golosità ,evitare gli acquisti compulsivi che servirebbero soltanto ad accrescere l'immensa pila in attesa che vacilla accanto al letto; di sicuro, le opere si vendicherebbero franandomi addosso durante il sonno..."
La lettrice di Anne François
Il gioco dell'angelo di Carlos Ruiz Zafon
"Le librerie mi fanno da ansiolitico e anche da antidepressivo"
Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio
"Andare in libreria per me non è sempre la stessa cosa. Ci sono librerie dove entro quasi malvolentieri e sono subito preso dalla vertigine e la voglia di scappare. Ma quando una libreria è davvero una libreria e non un supermercato, allora andare in libreria è un po' come andare a casa. Entro e mi metto tranquillo e comincio a parlare serenamente coi libri, li accarezzo e li sfoglio: loro, i libri, mi sembrano così contenti, così accoglienti..."
Fabio Pusterla
(da pagina FB di Libreria Fogolosa Pisa)
Vi rimando ora a un articolo intitolato proprio "Il fascino discreto delle librerie":
E ad un altro articolo:
E per ultimo ad un servizio pubblicato su you tube qualche tempo fa:
E a questo punto... vi aspetto in libreria!
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